La ri-mediazione digitale nell’esperienza museale scientifica
La ri-mediazione digitale nell’esperienza museale scientifica
Il caso studio del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena
di Marco Pozzi
Le nuove tecnologie applicate ai beni culturali hanno rappresentato – e continuano a rappresentare – un elemento di grande innovazione che può configurarsi come una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle istituzioni culturali. Il computer ha modificato aspetti importanti sia nell’ambito della ricerca e della conservazione sia nel settore della divulgazione e della promozione. Le più avanzate tecnologie comunicative hanno favorito la ricerca di nuove forme di apprendimento e un diverso modo di interagire con i contenuti di conoscenza. Questo lavoro vuol mettere in relazione le nuove tecnologie con il sistema museale scientifico, una delle più importanti istituzioni culturali, considerato nella sua interezza quindi come esperienza globale e non solo come mera fruizione di contenuti. Verrà realizzato e discusso un progetto relativo alle principali tecnologie digitali oggi disponibili in relazione a un’istituzione museale “classica” settecentesca rappresentata dal Museo di Storia Naturale dei Fisiocritici di Siena. Si tratta di una realtà scientifico-divulgativa di importanza mondiale per l’unicità di alcune sue collezioni che ha come obiettivo quello di interfacciarsi con la realtà tecnologica del web 2.0 sia a scopo divulgativo sia a scopo più squisitamente scientifico e didattico.
2011,
pagg. 143,
cm 15 x 21
ISBN: 9788864580357
Collana: iGnosis
Categoria: Scienza e Tecnica
Tag:
Tecnologie, realtà museale, rimediazione digitale, beni culturali, archimuse
€16,00
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Vi aspetto tutti al Salone del Libro di Torino Stand B13 Pad.1 - Tutta la collana iGnosis sarà al completo compreso l'ultimo nato di Linda Spinazzè 'Filologia Digitale. Dalla ricerca alla didattica'
Commenti
Molto interessante il concetto di ipertesto associato al museo. La ricerca sviluppata da Marco affronta in modo profondo e completo il rinnovamento del "sistema museale" nell'era digitale. Il modello proposto della ri-mediazione digitale permette di affrontare contemporaneamente il problema dell'innovazione tecnologica in ambito museale sotto diversi aspetti: conservazione, tutela, ricerca e comunicazione.
Questo libro offre una panoramica sintetica ed efficace su come la ri-mediazione digitale, intesa come integrazione tra media tradizionali e nuovi media, possa trasformare l’esperienza museale, rendendola più coinvolgente, immersiva, versatile e consentendo alle diverse tipologie di fruitori dei percorsi cognitivi, esplorativi ed emozionali fortemente soggettivi. Il testo suggerisce dei principi guida per la progettazione di una ri-mediazione digitale che conduca verso un “nuovo modello di museo”, articolato in diverse strutture di base, un museo moderno per l’uomo moderno che a limite diventa “museo virtuale”. Propone infine, pragmaticamente, un esempio concreto di interfacciamento di una realtà museale esistente, settecentesca, con le tecnologie del web 2.0.
La personalità poliedrica e appassionata del suo autore, unita alla solida cultura nei suoi ambiti di studio, di ricerca e di interesse ne fanno una lettura godibile e affascinante. Un'occasione da non perdere ;-)
Ringrazio per i commenti fin qui inseriti e colgo l'occasione per preannunciare la disponibilità a breve della versione digitale del testo. Imminente anche un nuovo volume della collana iGnosis.
Marco
Solo una forte passione riesce a collegare il passato al futuro, la realtà museale alle nuove tecnologie. Una passione che permea tutto il libro, riga per riga.
Un libro che va letto, per immergersi nel mondo museale e proiettarsi nel futuro.
RC
Ottimo studio quello di Marco Pozzi, che dimostra non solo grande perizia nei temi affrontati ma che fornisce anche moltissimi spunti di riflessione al di là dell'esperienza specifica del Museo di Storia Naturale di Siena. Il concetto di museo "aumentato", che nasce grazie all'apporto delle nuove tecnologie, ci suggerisce importanti sviluppi futuri anche negli altri ambiti legati alla diffusione e condivisione del sapere, che supera la dimensione strettamente legata ai suoi luoghi fisici, specialistica e trasmissiva per diventare scambio e interazione.