Le grandi escluse nella storia dell’umanità sono le donne. Ontologicamente individuate come escluse, rimosse dalla riflessione e dalla partecipazione sociale e politica, le donne hanno intrapreso un lungo cammino di emancipazione e di differenziazione che, ultimamente, è caratterizzato da esiti importanti ma non del tutto dirimenti la questione. La storia delle donne è una storia che si può descrivere come esiti di esclusione sociale, ma anche come tentativi di inclusione attraverso i quali è possibile osservare l’evoluzione delle aspettative di volta in volta deluse e le acquisizioni evolutive stabilizzate come diritti umani (delle donne). È possibile affermare, allora, che l’attualità delle donne si può descrivere come azzardo,
rischio, come possibile ipoteca di un futuro che tarda a incominciare. La verifica empirica e la descrizione scientifica di alcune di queste suggestioni, rappresentano la ricerca che caratterizza la seconda parte del lavoro da cui emerge la tendenza del campione di donne a voler partecipare alle istituzioni democratiche, anche attraverso l’esercizio di una cittadinanza digitale. La trasparenza, l’accesso alle informazioni e ai servizi che si individuano ormai come “digitali”, la partecipazione alle decisioni e al controllo delle pubbliche amministrazioni, rappresentano per le donne del sud Salento un’aspettativa generalizzata la cui delusione si descrive come esclusione, anche digitale, che le colloca in una periferia sociale della modernità che impedisce loro di intravedere l’orizzonte del proprio futuro.
Informazioni sul Laboratorio di e-Government dell'Università del Salento:
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