Il profilo dell’itinerario intellettuale di Angelo Mancarella è di certo un prisma composito, caratterizzato da un costante parallelismo tra la passione politica e quella universitaria, di ricerca e docenza. L’una ha avuto forti influenze sull’altra. Nessuna dicotomia, ma piena convergenza. La costante ricerca di nuovi obiettivi da raggiungere e nuove frontiere da esplorare, lo ha condotto, in modo del tutto naturale, a sviluppare rapporti umani, prima ancora che scientifici, con due figure uniche nella cultura italiana, nel periodo a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo. Due personalità che lo hanno profondamente segnato. La prima, Norberto Bobbio, rappresentante del pensiero critico al socialismo italiano: il “filosofo militante [da lui definito] pensatore tanto appassionato quanto rigoroso, tenace nelle proprie idee politiche e pronto a ingaggiare molteplici battaglie civili nel segno dei propri ideali e, allo stesso tempo, fedele a quello che ha sempre considerato come valore supremo che coincide con la funzione dell’uomo di cultura e che è irriducibile all’attività del politico”. La seconda figura di riferimento è stata Piero Lacaita. Esempio fulgido di editore, e Amico, politicamente impegnato nel Mezzogiorno, liberalprogressista e laico un intellettuale “nazionale di provincia” con il quale (Angelo Mancarella) ha condiviso non solo le sue pubblicazioni ma anche lunghi e stimolanti confronti sulle vie del riformismo. Questa Collettanea ospita il contributo scientifico di affetto e stima di Colleghe e Colleghi studiosi della “Politica” come scienza e come teoria, come forma dottrinale e istituzionale, ma soprattutto come forma di espressione umana.