La svolta significativa del rapporto tra vita e politica richiede preliminarmente il chiarimento del concetto di vita umana da un punto di vista filosofico e Ughetta Vergari lo fa con attenzione ai vari contesti storici e culturali e all’evoluzione dello stesso concetto di vita umana (…) Due consapevolezze sottendono questo lavoro (…) che il riferimento unitario all’idea di vita e il correlativo recupero del concetto di natura umana potrebbe essere l’unica via per evitare rischi per la vita stessa (…); lo stretto rapporto che non può non esistere non solo tra bioetica, biopolitica e biodiritto ma anche tra questi e la bioeconomia, che non può attuarsi utilmente se non attraverso il paradigma dei diritti umani. (…) I casi specifici su cui l’Autrice si sofferma dettagliatamente sono lo Human Papilloma Virus, che tocca la popolazione mondiale, e il governo delle nascite. Si tratta di due casi che possono essere considerati emblematici in quanto mostrano tutta la problematicità della definizione di natura umana e l’importanza di una sua considerazione unitaria. Uno dei meriti di questo lavoro (…) è l’aver collegato lo studio di questi casi ad una riflessione di carattere filosofico sul biopotere e sulla biopolitica (dalla prefazione di Teresa Serra).