Il dono è un tema tipico della cultura e, allo stesso tempo, un concetto ricorrente nella storia delle idee. È un tema che riguarda, essenzialmente, il legame sociale, il rapporto giuridico, lo scambio economico, il patto politico, l’obbligo morale e la grazia religiosa. Ed è anche un concetto che ha dato spesso luogo a questioni irrisolte nell’ambito del pensiero filosofico; un concetto il cui valore paradigmatico è stato, per lungo tempo, sottovalutato se non del tutto misconosciuto. Questo libro si propone di richiamare l’attenzione su alcuni dei concetti fondamentali che caratterizzano la nozione del dono, per rivelarne l’originaria ambivalenza a partire dalla sua complessa antropologia. In effetti, più che di dono, dovremmo parlare di paradosso del dono, poiché tra le pieghe semantiche di questo fenomeno si intrecciano continuamente, fino a confondersi, i temi della gratuità e dell’obbligazione, della spontaneità e della costrizione, della generosità e del debito, dell’interesse e del disinteresse, dell’amicizia e dell’inimicizia, della solidarietà e dell’ostilità, della liberalità e dell’oppressione, del riconoscimento e dell’asservimento, dello scambio e del conflitto. Non a caso, infatti, a dispetto dei tentativi di rinchiuderlo definitivamente in un sistema funzionale o in una delimitata sfera d’azione, il dono si ripresenta sempre con l’ambivalenza tipica di quei “vincoli gratuiti” che il processo di razionalizzazione moderno non è riuscito a eliminare del tutto.