Scritti di Marcella Ancora, Valeria Bonsegna, Rosario Brunetti, Angelo Caputo, Maria Assunta Contino, Sofia D’Aquino, Maria Teresa Dodaro, Cosimo Elefante, Flora Fanizza, Giorgio Fina, Maria Giannelli, Graziamaria Ghionna, Marianna Gioia, Carla Maria Graduata, Christian Longo, Maria Concetta Mangia, Brizio Mattei, Giovanna Ilenia Paladini, Roberto Schimera, Federica Sirsi, Emanuele Solombrino, Antonio Tommasi.
Osservare e costruire la società attraverso l’Informatica giuridica significa operare riflessioni e suggerire soluzioni che si indirizzano verso l’uso di tecnologie rivolte sia alle Organizzazioni pubbliche e sia alle Organizzazioni private con la consapevolezza che le tecnologie rappresentano uno degli strumenti attraverso il quale opera il diritto e per questo produce livelli di organizzazione che possono consentire l’esercizio più avanzato di vecchi e nuovi diritti attraverso un sistema sociale complessivamente «Networked». Utilizzando questo punto di vista, possiamo tentare di descrivere l’evoluzione sociale contemporanea in riferimento alle ICT e al diritto per la realizzazione delle politiche digitali europee e nazionali in atto e che possiamo condensare nella formula conosciuta come Agenda digitale. L’applicazione delle ICT al governo della res publica e l’organizzazione delle pubbliche strutture sulla base del diritto e delle possibilità fornite dall’innovazione tecnologica digitale hanno prodotto un nuovo paradigma: il governo elettronico, o e-government, che fin dalle sue prime rozze e timide applicazioni si è candidato alla edificazione dei pilastri del costruendo Stato digitale.