Per comprendere la capacità e i limiti del sistema di tutele che l’ordinamento europeo prevede per contrastare i sempre crescenti fenomeni di immigrazione clandestina, di criminalità organizzata e di terrorismo internazionale non si può prescindere dal considerarne l’origine e la matrice, che deve essere individuata nei sistemi nazionali e, soprattutto, nel contenuto e nell’ampiezza della nozione interna di ordine pubblico. L’opera, che inizialmente si concentra sullo studio del concetto di ordine pubblico ricavabile dalla normativa italiana analizzandone le caratteristiche, il funzionamento, l’organizzazione delle strutture operative e l’evoluzione subìta nel tempo, utilizza poi i dati così ricavati per verificare la praticabilità di una nozione condivisa di ordine pubblico europeo e dei suoi possibili sviluppi, sia nel senso tradizionale quale strumento di garanzia dell’ordinato vivere sociale sia sulla base di una sua potenziale applicazione a tutela dei diritti fondamentali individuati dalle convenzioni europee.