La crescita guidata dall’innovazione non è più la prerogativa dei soli paesi ad alto reddito. Quelli in via di sviluppo, infatti, tendono sempre più a disegnare politiche finalizzate ad aumentare la propria capacità di innovazione. Relativamente al contesto europeo, i tre principali documenti, Politica di Coesione 2014-2020 della Comunità europea, l’Agenda digitale per l’Europa – ossia la prima delle sette iniziative principali stabilite nell’ambito della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - e l’agenda Urbana Europea, affrontano la questione del futuro sviluppo delle città europee da diversi punti di vista, rispettivamente: la coesione sociale, le TIC e la dimensione urbana. La diffusione sempre maggiore di agende digitali nazionali evidenzia la crescente consapevolezza del fatto che un’efficace “Internet policy making” dipende da una serie di politiche coerenti, sviluppate in stretta collaborazione con tutte le parti interessate, che si basano sui punti di forza del paese di riferimento e sfruttano la natura aperta, decentrata e scalabile di Internet (OCSE, 2011), allo scopo di affrontare con strategie e strumenti adeguati sfide globali quali la governance su Internet, il cambiamento climatico e la cooperazione allo sviluppo. Motivo per il quale, a seconda delle esigenze percepite dai singoli paesi, le politiche dell’innovazione hanno assunto forme diverse, così come diverso è stato il loro impatto socio-economico, persino in paesi con livelli di sviluppo analoghi. E proprio questa differenza induce a riflettere su una serie di domande alle quali questo testo intende rispondere, tra cui: In quale misura gli ideatori di innovazione progettano e implementano politiche e pratiche di innovazione efficaci? In che modo formulare strategie multi-livello, tematiche e di governo per evitare duplicazioni e dispersione di risorse? Come sviluppare meccanismi di monitoraggio e valutazione adeguati a diversi livelli di governance e attori? Questa riflessione intende fornire una nuova chiave di lettura sul modo in cui i meccanismi istituzionali governano i processi di innovazione di un territorio e forniscono gli incentivi per l’interazione tra gli attori interessati, aspetti che a tutt’oggi rimangono in gran parte inesplorati della ricerca scientifica […].
Dalla prefazione di Adriana Agrimi