I criminologi e gli studiosi del crimine sono concordi nell’affermare che, dal Medioevo all’Era Moderna, ci sia stata una diminuzione globale degli omicidi; i ricercatori che hanno individuato le ragioni di questo calo ne hanno indicato l’origine nella nascita delle nazioni e nello sviluppo dell’economia capitalista. La nostra società è diventata sempre più civile e, dunque, meno incline alla violenza; per contrasto, man mano che la violenza è andata a diminuire, è aumentata l’attrazione verso quella minoranza di persone che questa violenza continuava a perpetrarla, con immane ferocia. La cultura popolare sazia questa curiosità con immagini di assassini seriali che incarnano il lato oscuro della natura umana. Quest’opera si pone l’obbiettivo di fornire dei rudimenti di Criminal Profiling al fine di cercare di far luce nel buio abisso della mente di questi mostri, con un percorso che dipana il suo filo di Arianna a partire dalla nascita del Behavioral Science Unit del Federal Bureau Investigation e, in Italia, del Nucleo Analisi Crimini Violenti della Polizia di Stato, passando per alcuni omicidi che hanno segnato la storia, fino ad arrivare a recenti casi di cronaca giudiziaria.