Lo stato del benessere nella società della conoscenza. Lo scenario politico, economico, giuridico e sociale contemporaneo si caratterizza per relazioni complesse di interdipendenza che non possono essere trattate sulla base di semplici processi causali; i problemi e le istanze da affrontare sono molteplici e richiedono un livello di analisi che non può prescindere dalle interdipendenze in atto, se non correndo il rischio di esporre al fallimento proprio quelle istituzioni del welfare state che si sono affermate come la più importante conquista del Novecento […]. Numerosi sono gli interrogativi da porsi. Con quali risorse è possibile affrontare le sfide connesse alla crisi del welfare e all’emergere di nuovi rischi? Su chi possono ricadere i costi? Quali misure è possibile adottare? Che cosa è stato fatto fino a ora? Con quali risultati? Quale potrà essere l’impatto sotto il profilo delle disuguaglianze sociali? Quali sono i nodi fondamentali dell’intervento pubblico nell’economia? Un percorso possibile di riflessione si rintraccia nell’idea di «welfare mix», in altri termini nella realizzazione di un modello che pur presupponendo l’assenza di un’interferenza pubblica sostitutiva, di per sé problematica e costosa per sopperire ai fallimenti del mercato, al tempo stesso, recuperi la centralità della socialità delle prestazioni, promuovendo l’autonomia sia delle istituzioni che dei privati lungo un sentiero di evoluzione che transita dalla crisi del welfare state verso una prospettiva di «welfare society». […]
Dalla prefazione di Robert Etien