Il tema dello sviluppo dei paesi del Terzo Mondo si arricchisce di un’importante dimensione giuridica nel contesto dell’espansione politica americana del secondo dopoguerra e dell’affermazione delle teorie della modernizzazione nel campo delle scienze sociali. Di questo arricchimento, il movimento di law and development costituisce un momento significativo, con la fiduciosa partecipazione dei giuristi statunitensi (sia pratici sia accademici) a programmi di assistenza legale a favore di paesi latinoamericani e africani di recente indipendenza. Nell’arco di un decennio, tuttavia, questa esperienza si è rivelata un fallimento, al punto che molti dei suoi stessi partecipanti oggi ne rilevano il tratto di imperialismo giuridico basato sull’esportazione soft di modelli del diritto americano; in sostanza, uno strumento di legittimazione culturale del ruolo degli Stati Uniti nella Guerra Fredda. Esplorando i presupposti culturali e gli antecedenti storici del movimento di law and development nella prospettiva dell’antropologia del diritto, Teorie dello sviluppo giuridico offre una chiave di lettura critica delle dinamiche più recenti e attuali d’imposizione planetaria del regime di legalità occidentale (rule of law) da parte delle istituzioni finanziarie internazionali.